Un modello alternativo di remunerazione
Nati con lo scopo, tutt’altro che banale, di migliorare la vita privata e lavorativa dei dipendenti, i flexible benefits sono beni, prestazioni e servizi erogati dalle aziende in aggiunta alla retribuzione. Sono definiti flessibili in quanto il lavoratore riceve una sorta di “buono”, non monetario, spendibile a suo piacimento e discrezione presso un vasto catalogo di fornitori convenzionati.
Sostanzialmente, da un lato il dipendente vede aumentare il proprio potere d’acquisto dall’altro le aziende traggono vantaggi non indifferenti nell’utilizzo di tale sistema.
Un beneficio per tutti
Il fatto che i benefit non siano monetari comporta un abbattimento del cuneo fiscale. Il dipendente riceverà un budget di spesa privo di trattenute, grazie al quale potrà, ad esempio, acquistare beni materiali, iscriversi a corsi di formazione o sottoscrivere polizze sanitarie.
Allo stesso tempo, l’azienda non dovrà corrispondere i contributi previdenziali su questa integrazione al reddito, risparmiando a sua volta.
Inoltre, la retribuzione flessibile può essere sia integrativa che parzialmente sostitutiva, quando va a coprire spese effettive del dipendente.
Una pratica poco diffusa
Alla luce dei vantaggi pratici, fiscali e motivazionali, sorprende come i flexible benefits siano ancora poco conosciuti in Italia. Secondo il Rapporto Welfare Index PMI 2017, il 70,2% delle imprese ignora la loro esistenza e, anche tra le imprese che li conoscono, solo l’1% dichiara di metterli attualmente a disposizione dei propri dipendenti.
Una situazione ancora più paradossale, se si considera che negli scorsi anni si è molto parlato di flexible benefits nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale, proprio per sottolineare quanto rappresentino una forma di remunerazione a tutti gli effetti.
È, comunque, incoraggiante il fatto che un buon 8% delle imprese abbia affermato di voler prendere in considerazione questo strumento nel prossimo futuro.
Nel lungo periodo, infatti, i flexible benefits hanno un impatto positivo sulla motivazione dei dipendenti e sul loro senso di appartenenza giovando al clima aziendale.
Questo sistema di retribuzione flessibile si configura come una prospettiva positiva per ambedue le parti in causa portando ad un generale miglioramento dei rapporti di lavoro; una soluzione sulla quale investire per il benessere del lavoratore e dell’azienda stessa.