Ci racconti gli inizi del tuo percorso di carriera e se hai mai avuto un mentore?
Appena uscito da scuola ho iniziato a lavorare come operaio per la costruzione di interruttori di media tensione e successivamente ho fatto il manutentore. L’azienda che mi ha dato di più è stata Cimprogetti, specializzata nella costruzione di forni e macchine per la produzione di calce e derivati, dove ero Project Engineer. Da qui è iniziato il mio vero percorso lavorativo. E’ stata la mia prima e vera esperienza nel mondo engineering e quando l’ho scelta ho “sacrificato” un contratto a tempo indeterminato per una sfida più allettante iniziata come apprendista. Sono cresciuto e sono diventato esperto dell’ambito elettrico, strumentale e automazione. Qui ho trovato il mio primo mentore, Angelo Santini, responsabile della parte tecnica, strumentale e software, che ha creduto in me già dai primi giorni. Una persona che mi ha aiutato ad approcciare al mondo del lavoro ma che mi ha dato anche una sfumatura di come gestire i rapporti personali che sono fondamentali nella vita lavorativa. Un uomo che si prende le responsabilità e gestisce i rapporti tra il proprio team e la dirigenza, sempre nella promozione e protezione del suo staff. Un esempio in termini di comportamento e che tiene a quello che fa. Un’altra importante persona che mi ha formato a livello personale, non tanto sulla parte tecnica ma nella gestione dei rapporti umani, è l’Ing. Luca Sarandrea, attuale direttore tecnico in Cimprogetti, con il quale fin dal primo giorno c’è stato un grande feeling. Queste due persone hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia crescita e porterò sempre i loro insegnamenti, suggerimenti e metodi, come esempio per i miei collaboratori.
Come mai hai cambiato lavoro e come hai conosciuto In Job?
L’idea di cambiare è stata causata da problemi personali, non potevo più fare così tante trasferte nei cantieri. Per questo ho scelto un gruppo leader sul mercato dei quadri in media e bassa tensione e degli impianti elettromeccanici, che mi permettesse di gestire entrambe le parti, l’ambito tecnico e quello gestionale. Qui ero Project Manager per le commesse estere e Project Engineer per il mercato italiano.
Dopo 3 anni ho capito che non era l’azienda giusta per il mio passo e ho rincontrato In Job, con la quale ero entrato in contatto già nel 2011. Ho avuto il piacere di conoscere a colloquio prima Sabrina e poi Laura, del team di Bergamo, con le quali ho stretto fin da subito un rapporto di fiducia. Insieme abbiamo costruito e presentato la mia candidatura in Cablotech, un’impresa in crescita continua dove l’iter d’inserimento è stato veloce. La scelta del profilo era assolutamente in linea con le richieste dell’azienda e le mie. E’ stato l’inizio di un relazione professionale di successo. Sono Project Manager, con piglio commerciale ereditato da mia madre, e gestisco tutta la commessa dalla preventivazione fino alla consuntivazione. Mi piace creare feeling con i clienti e con i reparti tecnici perché mi danno grandi stimoli.
Qui ho trovato subito un bell’ambiente, giovane e dinamico. Il titolare, Riccardo Rottigni, supporta il mio lavoro e le mie scelte e i nostri confronti sono sempre costruttivi. Sono aziendalista e vedo tutt’ora grandi possibilità di crescita.
Da PM senti lo stress da scadenza?
Se credi in un progetto lo senti meno e riesci ad anticipare le problematiche che possono nascere tra cliente e PM/azienda. Per un PM la scadenza è una data “sacra”. Se non rispettata può causare problemi e, in alcuni casi, penali per i nostri clienti. Un’ottima gestione, senza lasciare nulla al caso, semplifica molti iter per ottenere un miglioramento delle tempistiche.
Sappiamo che vedi a colloquio le persone presentate da In Job. Sei anche un po’ recruiter?
La mia collaborazione con In Job è continuata perché Cablotech è vostro partner e ci fornite profili di un certo peso. Spesso chiamo in orari non lavorativi e siete sempre solleciti nel rispondere e soddisfare le mie richieste.
Da candidato sono diventato cliente, infatti, spesso mi occupo anche di selezione e incontro a colloquio i futuri colleghi. I profili qualificati sono sempre meno e In Job è la società che riesce a presentare le figure migliori.