Ruolo e responsabilità.
L’Asset Manager è in generale la figura dedicata a gestire un patrimonio finanziario per conto di una società di intermediazione. Si può occupare di una specifica linea di gestione, di un mercato particolare – come fondi, azioni, obbligazioni, valute, etc – di una determinata “piazza” o zona geografica o del capitale di un cliente privato.
In base al profilo di rischio individuato e/o agli obiettivi aziendali prefissati, l’Asset Manager definisce le politiche di allocazione e le strategie di investimento, suddivide il portafoglio in base a una logica di diversificazione e segue in tempo reale l’andamento dei mercati per effettuare le migliori operazioni di negoziazione. La sua missione quotidiana? Minimizzare il rischio e massimizzare il rendimento.
Hard skill e soft skill.
Le competenze di un Asset Manager spaziano dalle conoscenze delle norme che regolano il mercato finanziario alle modalità di esecuzione delle operazioni, fino alle singole peculiarità di ogni specifico prodotto. Ha una grande padronanza degli strumenti adatti ad analizzare e interpretare i dati, sa come valutare correttamente tutte le variabili macroeconomiche in gioco e domina alla perfezione le principali tecniche di asset allocation e risk management.
In termini di soft skill, il profilo ideale possiede una grande velocità di pensiero e di calcolo per gestire contemporaneamente anche centinaia di posizioni diverse. Inoltre, avendo a che fare spesso con svariati milioni di euro in portafoglio, è essenziale un’ottimale resistenza allo stress. Mantenere lucidità nei momenti più negativi dei mercati finanziari non è facile: ma un errore potrebbe davvero costare caro.
Formazione e sbocchi professionali.
Per diventare Asset Manager, la formazione classica parte da una laurea in Scienze Bancarie, Economia dei Mercati Finanziari o Economia e Commercio, preferibilmente attraverso un indirizzo specialistico che affronti le dinamiche del sistema finanziario o proseguendo gli studi, dopo la laurea con un master in Gestione del Risparmio.
Al di là della libera professione, gli sbocchi tradizionali riguardano banche, istituti di credito, società finanziarie e di intermediazione mobiliare, organismi di analisi e controllo finanziario e di capitali.
Gli stipendi partono in media dai 40.000 euro l’anno per raggiungere e oltrepassare i 90.000 euro, dopo diversi anni di esperienza. Ma mai come in questo caso, la remunerazione può dipendere dalle singole capacità. Un bravo Asset Manager rappresenta un asset strategico fondamentale per qualsiasi realtà del mondo finanziario.