Un settore che non va mai in crisi, gode di buona salute e che sta per toccare i 2 miliardi (crescita annua del 2,7%), grazie ai più di 60 milioni di animali che vivono nelle famiglie italiane e ai 200 milioni in Europa. Nuovi strumenti di promozione come il couponing digitale e un’ampia visibilità su canali specializzati sono i propulsori del successo di questa industry.
Il mercato legato agli animali domestici ha registrato un fatturato di 2 miliardi di euro (2016), solo con l’alimentazione per cani e gatti, alla quale vanno aggiunti i 17 milioni di euro dell’alimentazione per gli altri animali da compagnia di piccole dimensioni. I dati non stupiscono dato che i cani in Italia sono 7 milioni, i gatti 7,5 milioni e gli altri animali di piccola taglia 40,5 milioni.
La GDO genera il 56,8% del fatturato italiano nel Pet Food, contrapponendosi ai negozi specializzati, che segnano in modo importante il segmento Super Premium. Sembrano invece soffrire gli ipermercati, che registrano solamente il 9,3% del fatturato complessivo nel mercato dei prodotti alimentari di questo segmento.
Ma qual è il comparto che cresce di più? Quello degli snack funzionali (soprattutto per i cani di piccola taglia), spinto dal rapporto sempre più stretto animale-proprietario e dalla possibilità di innovazione sia per composizione nutrizionale, sia nel packaging.
Le scelte sempre più accurate ed oculate in termini di qualità da parte dei proprietari portano il settore ad avere un fatturato sempre maggiore, aumentando anche i costi dei singoli prodotti grazie alla ricerca e sviluppo. Proprio sulla scia di queste novità i grandi gruppi della GDO hanno deciso di aprire filiali specializzate che possano attirare anche i padroni più esigenti.
Secondo gli esperti, i risultato vengono anche dalla disposizione più studiata e dall’innovativa architettura dei negozi, che acquisiscono sempre più un aspetto d’avanguardia, futuristico ed ordinato.
Un mercato che non rispecchia solo lo scenario economico di un settore in rapida crescita (oltre al Food, si generano altri 150 milioni di euro solo con gli accessori per animali), ma che rappresenta anche la fotografia sociale della considerazione che i proprietari hanno degli animali da compagnia. Proprio grazie alla loro presenza nelle case degli italiani, sembra infatti che le spese sanitarie siano diminuite di ben 4 miliardi di euro per la migliore qualità della vita.
Un settore in cui la ricerca per gli animali porta miglioramenti anche alle persone, senza nuocere a nessuno!