Ciao Alice, ci puoi spiegare come avviene il contatto tra l’azienda di design e le varie testate a livello internazionale?
Normalmente il percorso nasce dall’area commerciale che identifica i Paesi di maggiore interesse dove ha più senso fare attività di PR. Da qui inizia il lavoro dell’ufficio stampa dell’azienda che spesso si avvale di specialisti esterni che lo supportano, soprattutto se deve lavorare con i media di tutto il mondo. Una parte fondamentale della nostra attività è trovare gli interlocutori giusti.
Quali sono le caratteristiche dell’agenzia PR ideale?
Servono agenzie di PR specializzate nell’ambito del design, capaci di presidiare territori e target specifici.
Da un certo punto di vista, è preferibile rivolgersi a una realtà di piccole dimensioni che possa dedicare all’azienda le giuste attenzioni e fare un lavoro tailor made sulle singole esigenze, con estrema elasticità mentale e velocità di reazione. Oltre alla pubblicazione di contenuti sulle testate, si possono realizzare anche attività diverse come installazioni, viaggi stampa, cene ed eventi esclusivi, dove i giornalisti possono entrare in contatto con l’azienda, le sue figure di spicco e con il designer che ha progettato il prodotto. Queste sono occasioni speciali in cui il giornalista viene realmente coinvolto in una relazione duratura con il marchio.
Oggi testate e giornalisti stanno cambiando pelle. Sempre più magazine online, blogger e instagrammer. Per un ufficio stampa aziendale che differenze ci sono?
Il peso di internet ovviamente sta crescendo ma in realtà alla base di tutto c’è sempre la qualità del contenuto. Non a caso, le testate cartacee che hanno resistito all’ondata del web sono quelle che nel tempo hanno offerto i contenuti più mirati, approfonditi, con una forte attenzione ai dettagli.
È compito dell’ufficio stampa mettere ogni giornalista, sia che scriva online che offline, nelle condizioni di scrivere un articolo esclusivo, unico, ad hoc per il proprio mondo di riferimento. Perché ognuno di loro ha una specializzazione – architettura, interni, contract, design, art decor, etc – e la bravura di un PR manager è capire chi ha di fronte e offrirgli una angolatura del prodotto funzionale al suo racconto e al suo target di lettori. Non possiamo “forzare” la mano, ma abbiamo il compito di accompagnare il giornalista verso una direzione utile alle strategie marketing aziendali.
Questo aspetto, insieme alla capacità di creare un contatto personale, sono a mio avviso i fattori più importanti per il successo di ogni progetto.