Milano, capitale economica, è sempre all’avanguardia e anche nel retail non può essere da meno.
Grandi nomi stanno ridisegnando e riqualificando più zone della città per metterle a disposizione di noti marchi del lusso e rinomati gruppi per la gestione di punti vendita retail. Hanno fatto molto parlare di sé anche gli store che stanno ritagliando spazi dedicati alla ristorazione. Non solo a Milano, ma in tutta Italia, questi ristoranti e bar nascono grazie a partner con competenze specialistiche per la loro realizzazione e per creare una shopping experience divertente e completa, che non si fermi all’esperienza di acquisto, ma riempia l’intera giornata.
Le innovazioni nei negozi fisici diventano fondamentali in un mondo in cui il web rischia di sovrastare l’acquisto di persona. Proprio internet, però, fornisce le novità in grado di promuovere l’esperienza in-store e aumentare le vendite online dei singoli brand che decidono di non farsi penalizzare dai grandi marchi di e-commerce, ma di essere presenti sulle piazze virtuali.
Ma il mix tra esperienze fisiche e digitali non è sufficiente per essere competitivi e ogni settore deve rimanere sempre al passo con i tempi.
Fashion
Il retail nel mondo della moda sta raggiungendo picchi mai visti prima, con dati relativi alle attività online che prevedono di arrivare a 4,38 trilioni di euro nel 2021, che rappresentano il 17,5% del valore del retail a livello globale.
Entro il 2023, proprio grazie alle attività sugli e-commerce, si prevede che l’India possa diventare il primo player a livello mondiale, seguito da Spagna e Cina. Questo richiederà sempre maggiori sforzi da parte dei retailer di tutto il mondo per riuscire a mantenere una quota di mercato che renda la propria attività proficua e redditizia.
Food
Il settore Alimentare, tra gli ultimi a risentire della componente web delle vendite, è tra quelli più colpiti attualmente, tra app di delivery e possibilità di ricevere a domicilio i cibi ordinati sul sito.
Questa è una discriminante che diventerà fondamentale per i negozi alimentari che vogliono competere con i ristoranti e che dovranno trovare dei partner affidabili a cui appoggiarsi per l’utilizzo di piattaforme di terzi o per la progettazione delle proprie.
Elettronica
Le vendite in negozio del settore elettronico stanno calando vertiginosamente (-2,1% nella prima metà del 2018), a favore di quelle online, che nello stesso periodo hanno registrato una crescita del 12,7%. Questi dati, portano il mercato a registrare un +3,5%, grazie all’omnicanalità, che risulta vincente soprattutto per i prodotti più specialistici, che richiedono la possibilità di customizzare o verificare di persona ciò che si desidera acquistare.
Il futuro
Importanti nomi dell’informatica stanno lavorando ad applicazioni dedicate al retail, che possano migliorare la produttività, semplificando i compiti più ripetitivi e velocizzando le attività meno strategiche.
Queste nuove app trovano numerosi utilizzi, dal monitoraggio delle scorte di magazzino, fino all’individuazione istantanea di un prodotto all’interno del negozio. Fino a soluzioni personalizzate come quella di un noto marchio, che ha inserito dei codici sull’etichetta dei propri capi. Da qui si possono raccogliere le informazioni sulla movimentazione delle merci anche all’interno dei singoli punti vendita, per poter valutare il gradimento dei clienti e predirne i bisogni, grazie ai dati raccolti. In questo modo, anche lo sviluppo di nuovi prodotti sarà legato a quanto ricercato dai clienti, che saranno sempre più in grado di trovare ciò che desiderano già in negozio.
Pro e contro dei Big Data nel retail
La possibilità di raccogliere informazioni vitali per il mercato, porta con sé rischi legati alla sicurezza ed alla protezione della privacy dei clienti. Sempre più importante è anche l’individuazione di soluzioni che permettano di integrare un numero sempre maggiore di ecosistemi diversi.
Le informazioni che si possono trarre dai clienti possono fornire utili basi per studiare i migliori prezzi per i propri clienti, basandosi sulle scorte, sulla quantità di prodotti venduti e sulla richiesta di merci specifiche. Inoltre, si possono valutare servizi, prodotti e manutenzione che possono essere offerti ai clienti dopo tempi definiti, calcolati incrociando i dati raccolti dalle richieste dei clienti e quanto viene acquistato in sostituzione.
I cambiamenti e le innovazioni del retail sono moltissime, spetterà quindi agli addetti del settore capire come adottarli nel miglior modo possibile.
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