Dall’e-commerce ai connettori stampati in 3D, nel mondo dell’arredo sono in arrivo nuovi ed importanti cambiamenti. Miglioreranno la customer experience, il rapporto b2c ma anche fatturato ed export.
Un’azienda imperiese si lancia nell’avventura dello shop online per l’acquisto di porte da interni, con la possibilità di personalizzare al massimo i propri spazi. A rendere possibile il funzionamento di questo negozio è la presenza di un assistente, sempre disponibile (anche telefonicamente) al supporto nella scelta, nella misurazione e addirittura per fornire informazioni sulla posa.
Si tratta di una sola delle mille innovazioni del settore, che conta un fatturato di 41 miliardi di euro. Quello dell’arredo è un universo sconfinato, in cui anche la semplice introduzione di connettori stampati in 3D può portare a infinite possibilità, sia dal punto di vista della creatività, sia dal punto di vista del business. Come è successo ad una start-up di Roma, cresciuta nel nuovo batch del programma di accelerazione di Luiss Enlabs.
Altra innovazione, presentata ad una fiera della tecnologia, sono i materiali biologici, ecosostenibili e versatili. Vengono utilizzati per la produzione delle auto, ma sono in grado di diminuire anche l’inquinamento derivante dalla costruzione di elementi di arredo, grazie all’utilizzo di materiali riciclati. Con queste novità, oltre a promuovere la cultura bio si punta ad aumentare la spinta di marketing legata al green.
Dal 2015 l’industry del furniture ha iniziato la ripresa e, in alcune province italiane, è già tornato ai livelli pre-crisi (pordenonese e trevigiano). Proprio grazie a questi numeri è possibile parlare di nuovi investimenti, per sviluppare quello che è il motore dell’arredo, ovvero l’export.
Le esportazioni verso Cina e Stati Uniti hanno registrato crescite oltre l’8% nel 2016 e consentono al furniture di ottenere la fiducia delle banche, che hanno stanziato 15 milioni per le aziende del Distretto della Sedia e del Mobile del Comparto Mobile/Arredo, da investire in innovazione, immobili da ristrutturare e miglioramenti o internazionalizzazione.
Anche la Russia torna nel mirino delle 79mila imprese della filiera e dei suoi 321mila addetti distribuiti su territorio nazionale. I risultati fanno ben sperare in una crescita del giro d’affari sempre più alta, come si può capire dal fatto che Orsini (presidente di FederlegnoArredo) ha già fornito i dati preconsuntivi 2016.