"Cross border, cross canalità e cross device: sono questi i nuovi termini del commercio elettronico, che raccontano l’evoluzione a partire dai nuovi modi di comportamento degli shopper. Gli acquirenti comprano da siti italiani e stranieri, confrontano i prodotti sia nel canale fisico che in quello digitale e lo fanno attraverso smartphone e PC." Queste le parole di Roberto Liscia, Presidente Netcomm.
Con un fatturato di 20 miliardi di euro tra commercio di servizi (55%) e prodotti (45%) nel 2016, l'E-Commerce conta una tasso di crescita del 18% rispetto al 2015. I segmenti che trainano questo canale sono il turismo con una quota che pesa il 44%, l'elettronica di consumo con il 15% e il fashion con il 10%. I settori con un'alto tasso di crescita sono però quelli emergenti come il food e l'arredamento che mostrano un rialzo dal 30 al 50%.
Il sistema acquisti Retail da E-Commerce pesa il 5% e segna un incremento, questo però non porta soddisfazione in quanto i player esteri risultano essere molto più perfomanti rispetto a quelli italiani che necessitano di innovazione in termini di customer experience e momento dell'acquisto. Fondamentale è diventata anche la spesa da mobile che sfiora i 3,3 miliardi di euro (63% prodotti, 37% servizi). Lo shopper compra sempre di più da smartphone e bisogna tenerne conto nella progettazione delle piattaforme.
Forse non una sorpresa grazie alla notorietà dei nostri brand, ma va sottolineato che il settore che vende di più all'estero nel comparto on line è l'abbigliamento (42%).
L'E-Commerce è un canale sul quale il mercato domestico deve investire per sviluppare sistemi sempre migliori e attrarre nuove fette di consumatori, anche a livello internazionale.