Nel mese di ottobre, le imprese italiane prevedono di effettuare circa 472.000 assunzioni, mentre per il trimestre ottobre-dicembre se ne stimano 1,2 milioni. Si nota una leggera flessione rispetto all’anno precedente, con una diminuzione del 1,2% per il mese di ottobre e del 1,4% per il trimestre. Questa tendenza riflette il rallentamento dell’economia sia a livello globale che europeo. Le imprese segnalano difficoltà nella ricerca di personale, una sfida che sta diventando strutturale e coinvolge il 51% delle assunzioni programmate. Sono i dati che emergono dal Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Settori
Nel settore industriale, si prevedono circa 150.000 assunzioni a ottobre, con un aumento del 1,7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, per il trimestre ottobre-dicembre, si prevede una riduzione del 1,4%. Questo aumento è dovuto alla crescente domanda nel settore delle costruzioni, con 56.000 nuovi contratti previsti per il mese e 132.000 per il trimestre.
Mentre i settori manifatturieri mostrano una leggera diminuzione nel mese (-0,9% rispetto all’anno precedente), che sembra destinata ad accentuarsi nel trimestre (-2,8% rispetto all’anno precedente), nel settore dei servizi si prevedono complessivamente 322.000 assunzioni a ottobre, con una diminuzione del 2,5% rispetto all’anno precedente. Per il trimestre ottobre-dicembre, si stima una diminuzione del 1,3% con previsioni particolarmente negative per l’istruzione e la sanità tra i servizi alle persone, che registrano una flessione del 12,5% a ottobre e dell’11,9% nell’ultimo trimestre dell’anno.
Le aziende del commercio, invece, segnalano una domanda in crescita con 66.000 ingressi previsti a ottobre (+1,8% rispetto all’anno precedente) e 177.000 per il trimestre ottobre-dicembre (+1,5% rispetto all’anno precedente).
Dimensioni delle Imprese
Nel mese, si registra una diminuzione in tutte le fasce dimensionali, con una maggiore intensità nelle micro e nelle medie imprese (rispettivamente -1,6% e -2,6%). Tuttavia, le imprese con oltre 250 dipendenti vedono un aumento del 1,1% delle assunzioni.
Tipi di Contratti
I contratti a tempo determinato sono la forma di ingaggio più comune, rappresentando circa il 54,0% del totale, con circa 255.000 unità previste. Seguono i contratti a tempo indeterminato (99.000 unità, 21,0%), quelli in somministrazione (51.000, 10,7%), gli altri contratti non alle dipendenze (21.000, 4,4%), i contratti di apprendistato (25.000; 5,4%), gli altri contratti alle dipendenze (13.000; 2,9%) e i contratti di collaborazione (7.000; 1,6%).
Difficoltà di Reperimento
La difficoltà di reperimento del personale coinvolge complessivamente il 51% delle ricerche di personale. Tuttavia, raggiunge il picco del 66,3% per gli operai specializzati e del 53% per le professioni tecniche e per quelle qualificate nelle attività commerciali.
Lavoratori Immigrati
La domanda di lavoratori immigrati è in aumento, con 99.000 ingressi programmati nel mese di ottobre (+11.000 rispetto all’anno precedente), pari al 21,0% del totale delle assunzioni.
Situazione Geografica
A livello geografico, le imprese nella regione del Sud e Isole prevedono 119.000 assunzioni a ottobre, registrando una diminuzione di circa 8.000 posti rispetto all’anno precedente. Al contrario, le previsioni per il mese sono ancora positive per le regioni del Nord ovest (147.000), Nord est (108.000) e Centro (98.000).
In conclusione, il mercato del lavoro italiano mostra segni di rallentamento, con una flessione delle assunzioni rispetto all’anno precedente. Le difficoltà nella ricerca di personale rimangono una sfida significativa per le aziende e i contratti a tempo determinato continuano a essere la forma di assunzione più comune. Tuttavia, la domanda di lavoratori immigrati è in aumento, contribuendo a coprire alcune delle esigenze delle imprese.