4.600 imprese iscritte a Federmacchine, 180.000 persone impiegate e un fatturato di quasi 37 miliardi di euro, questa la fotografia del settore machinery in Italia. Ma quali sono le tendenze economiche e i motivi principali per cui i professionisti cambiano lavoro?
Diamo una panoramica di settore.
Il machinery è un settore molto vasto che comprende aziende che si occupano della progettazione e realizzazione di macchine, impianti, componentistica e automotive. E’ sicuramente uno dei punti di forza della nostra economia nazionale, l’Italia infatti conta il 25% delle imprese europee anche se le dimensioni sono in media più piccole rispetto ai concorrenti del vecchio continente.
I nostri elementi distintivi sono sicuramente flessibilità, creatività, innovazione e un’assistenza tecnica e manutentiva di rilievo. Riusciamo a soddisfare le esigenze dei clienti a livello internazionale grazie ad elevati standard tecnologici e ad una forte propensione alla personalizzazione del prodotto.
Qualche numero.
4.600 aziende iscritte a Federmacchine, un fatturato di quasi 37 miliardi di euro pari al 2,3% del nostro PIL e un export che pesa il 71% oltre-confine e il 5,5% delle esportazioni del Bel Paese. La top 3 dei Paesi di destinazioni delle nostre vendite vede l’Europa al 1° posto (59,2%), l’Asia orientale e meridionale al 2° (13%) e l’America settentrionale al 3° (8,5%). I nostri primi clienti sono Germania, Stati Uniti e Cina (dati Istat 2014). Come importatori sono in aumento anche mercati come Messico, Thailandia, Turchia, Arabia Saudita e Polonia.
Le previsioni indicano che l’export di macchinari italiani crescerà del 5% l’anno fino al 2018, raggiungendo 90 miliardi di euro.
Il personale impiegato.
Il machinery cresce del 1% in Italia ed è un segmento che occupa 180.000 persone. I trend denotano anche un forte sviluppo nell’Est europeo (Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Ungheria e Lituania), in Svizzera e in Germania.
Nel 2015 questo settore ha assunto 25.000 neolaureati provenienti principalmente dal Politecnico di Milano e Torino e dall’Università di Bologna.
Le figure più richieste sono:
- Project Manager
- Progettista
- Lean Engineer
- Business Developer
- Neolaureati in ingegneria, da avviare a ruoli di responsabilità in ambito produttivo e tecnico
Nel 2015 circa il 5% dei professionisti ha cambiato azienda rispetto al 4% delle altre industries
Dopo anni difficili il machinery è sicuramente ripartito e sta puntando su innovazione, efficienza e linee di produzione più flessibili per rispondere alle esigenze di un mercato globale sempre più veloce ed in continuo cambiamento.
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