Chi si occupa di marketing e comunicazione sa che un unico messaggio non funziona in maniera altrettanto efficace in tutti i settori. Ci sono delle differenze sostanziali, come quella tra marketing di prodotto e di servizio. Il settore alimentare sembra, però, essere quello più complicato.
Ogni volta che si parla di comunicazione o pubblicità di prodotti alimentari, sappiamo che alle spalle di nuovi prodotti o caratteristiche, c’è un lavoro lungo e difficile. Un numero interessante è quello delle 100 possibilità proposte in questa industry, delle quali solo 6 arrivano sugli scaffali dei supermercati.
Da cosa deriva questa difficoltà? Non si tratta solo di burocrazia, ma anche della fase di ideazione, creazione e test delle nuove idee. Stiamo parlando di prodotti destinati ad essere consumati da miliardi di persone, tra cui molti sono bambini. Merci che devono essere in grado non solo di soddisfare un bisogno immediato del cliente, ma anche di resistere a lunghi viaggi e notevoli variazioni climatiche, mantenendo intatte le proprie caratteristiche. Tutto ciò per garantire cibi e bevande sempre gradevoli ed in grado di apportare benefici al corpo umano, per portare i consumatori a comprare nuovamente lo stesso prodotto.
Tutto ciò si ripercuote non solo su una difficoltà logistica e di formulazione, ma anche di comunicazione. I prodotti di questo settore hanno peculiarità che si possono percepire solo attraverso il gusto. Dei 5 sensi, questo è il più difficilmente raggiungibile dal marketing tradizionale. Come si può far conoscere un gusto unico attraverso la tv o i volantini? In aiuto arrivano immagini e testi.
Foto
Non si tratta di semplici immagini di cibi pronti o surgelati, ma di foto accattivanti che mostrano i singoli ingredienti e che sono utili al cervello umano per creare inconsciamente un surrogato del sapore dato dall’insieme dei singoli componenti. A supporto di questo tipo di comunicazione arrivano il packaging ed i social network con focus sulle foto, ad esempio Twitter e Instagram. Da qui è nato il famoso ashatag #foodporn, che utilizzato dagli utenti del media per la pubblicazione delle loro creazioni culinarie, ha aiutato le aziende ad ampliare la portata dei loro post senza spendere di più.
Testi
I testi sono alla base del marketing, le parole “succulento”, “squisito” e “succoso”, colpiscono in maniera indiretta i recettori del gusto, creando una sensazione di fame, data dal fatto che tutti conoscono piatti con queste caratteristiche e li apprezzano. Le parole “veloce”, “pratico” e “pronto”, richiamano invece i bisogni quotidiani di un mondo in cui si vive di corsa e si ha poco tempo per gustare pietanze che solitamente richiederebbero molto tempo per la preparazione. Quali sono i canali migliori per questo tipo di comunicazione? I volantini e, nuovamente, i social media. I depliant che illustrano il prodotto accompagnato ad una breve didascalia o descrizione, colpiscono in maniera così efficace da risultare correlati/collegati all’obesità nei Paesi in cui sono distribuiti in maniera massiva. Il social media di riferimento per i testi nell’industry del Food & Beverage, è Facebook, con la possibilità di pubblicare foto accattivanti e testi di media lunghezza, per trasmettere i messaggi chiave.
Oltre a questi canali, un mezzo da non dimenticare e che sta prendendo molto piede è YouTube. Qui si possono pubblicare video in cui le persone propongono diverse ricette che prevedano l’uso dei prodotti da spingere, piuttosto che indire video-concorsi con premi in buoni sconto in grado di fidelizzano il cliente.
Questo è solo una brevissima introduzione a quello che è il marketing del Food & Beverage. A voi la scoperta di nuove tecniche di attrazione!