Sempre più transazioni non-cash
Il contante è a tuttoggi la forma più comune di pagamento*, ma l'evoluzione tecnologica e i nuovi approcci del mondo bancario stanno accelerando la crescita dei sistemi digitali. Le previsioni parlano di un aumento dei volumi globali del 10,9% entro il 2020, anno in cui si raggiungeranno i 726 miliardi di transazioni. Se consideriamo i Paesi emergenti come India e Cina, tocchiamo punte del +30.9%.
Nuove abitudini, nuovi processi
Domotica, connessioni mobili always-on, canali di servizi Fintech per gli utenti che costituiscono forme sostitutive del classico bancomat o della carta di credito, come Google Wallet. La somma di tutti questi fattori facilita l’adozione di sistemi digitali per gli acquisti da parte delle persone. Anche la digitalizzazione dei pagamenti B2B impatta positivamente all’interno della supply-chain, grazie ad esempio, alle fatturazioni elettroniche e alle firme digitali, che permettono di velocizzare, monitorare e salvaguardare l’intera filiera del business.
Più Big Data con AI e Servizi Fintech
La mole di dati generati dai processi di transazioni sono classificabili come Big Data. Volumi di dati utilizzabili nella business intelligence e negli analytics delle aziende che permetteranno a chi li possiede di progettare nuovi modelli di interazione tra banche, servizi finanziari e clienti.
Oltre alle transazioni digitali, altri fattori alimentano i volumi di Big Data: come la crescente adozione di sistemi di intelligenza artificiale e machine learning – chatbot e robo advisoring in primis – e un aumento medio del 12% ogni tre mesi nell’utilizzo dei servizi fintech da parte degli utenti digitali tra i 18 e 74 anni.**
I motori del cambiamento nelle organizzazioni bancarie
L’intelligenza artificiale comincia a diventare una realtà tangibile e applicabile nella creazione di nuovi modelli di interazione con utenti e clienti, soprattutto verso quelli più giovani. All’interno degli istituti bancari aumenta così una consapevolezza del valore della gestione dei dati che spinge la ricerca di figure capaci di interpretare i Big Data.
Risorse in grado di aggiornare gli attuali flussi di relazione banca-utente, migliorare l'esperienza digitale e adottare sistemi organizzativi più agili, mutuati dalle lean startup. Inoltre anche l’infrastruttura tecnologica, tradizionalmente chiusa, prevederà a breve soluzioni basate su API (Application Program Interface), per aumentare la flessibilità di intervento di un istituto bancario rispetto alle continue evoluzioni normative, come la recente PSD2 ( Revised Payment Services Directive). E anche qui, spazio a chi saprà interpretare questa necessità:, dalle società di system integration fino ad arrivare alle nuove figure di coordinamento come Chief Digital Officer e ingegneri software.
*World Capgemini Report 2017
**Osservatorio Fintech & Digital Finance