In Job, Fondazione Più di un Sogno e l'Università degli Studi di Verona, un anno dopo l’inizio del progetto "Anch'io so lavorare! Buone esperienze di inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva sul territorio di Verona", forniscono i primi risultati.
L’appuntamento è mercoledì 13 Aprile dalle ore 10:00 alle ore 12:30, presso l'Aula T1 del Polo Zanotto dell'Università di Verona, in Viale Università 4. Interviene il Dottor Carlo Lepri.
Saranno presentati i primi esiti della ricerca triennale, iniziata nel 2015, che ha come scopo l'inserimento lavorativo di persone disabili, grazie all’analisi dei punti di forza e di eventuali timori o pregiudizi nell’assunzione di queste persone.
Grazie agli interventi del Dott. Carlo Lepri, consulente sui temi dell'inclusione lavorativa e sociale delle persone disabili, e del Prof. Angelo Lascioli, docente di Pedagogia Speciale saranno analizzati, in dettaglio, i risultati del Focus Group realizzato grazie alla partecipazione di imprenditori con e senza esperienza nell’inserimento di disabili intellettivi, operatori di settore, membri dell’équipe socio-sanitaria, rappresentanti dei sindacati, genitori e tutor. Sarà illustrata inoltre la metodologia di accompagnamento al mondo del lavoro sviluppata dagli attori del progetto.
Carlo De Paoli, Presidente In Job: “Abbiamo promosso questa attività al fine di valorizzare le persone che a volte lasciano insicuri gli imprenditori al momento dell’assunzione, per provare loro che con il giusto supporto e la giusta preparazione, il valore insostituibile di ogni persona può essere esaltato. Per questo motivo il supporto all’azienda da parte degli operatori di settore, durante la parte formativa, l’on-boarding e l’affiancamento continuo è cruciale.
Il nostro scopo è la stesura di un vademecum che raccolga consigli e indicazioni pratiche per l’imprenditoria veronese utili all’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva, partendo dall’esperienza positiva di coloro che ne hanno sperimentato con successo l’assunzione.”
Marco Ottocento, Fondazione Più di un Sogno: “Avere il coraggio di costruire un Progetto di Vita è la sfida che abbiamo colto in questi anni. Ciò significa, quando si parla di inserimento lavorativo, di mettere al centro la persona con disabilità intellettiva e l’impresa creando la giusta alleanza che porti alla soddisfazione e alla crescita di tutte le parti coinvolte”.